Telefoni bianchi

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Marcella viene da Conegliano e va a Roma per fare del cinema. Il primo approccio è traumatico e lei finisce a lavorare in un bordello. Quindi, grazie al fatto d'aver conosciuto il Duce, diventa finalmente una star, ma la gloria è breve e, caduto il fascismo, Marcella sarà costretta a tornare sui suoi passi. La satira di Risi è facilona e il film ha cadute di ritmo accanto a momenti divertenti. Anche la Belli all'epoca sembrava destinata a diventare una star.